Silvia Malacrea

PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA

A PALMANOVA

F.A.Q.

Domande sulla psicoterapia.

01.

Chi è lo psicologo psicoterapeuta?

Lo Psicoterapeuta è uno specialista che lavora nel campo della salute con competenze e funzioni specifiche.

In Italia la Psicoterapia è esercitata sotto la sorveglianza del Ministero della Salute e può essere svolta solo da persone autorizzate i cui nominativi sono presenti negli elenchi pubblici degli Ordini Professionali.

Lo Psicologo Psicoterapeuta dopo essersi laureato in Psicologia e aver superato l’Esame di Stato per l’esercizio della professione di Psicologo, ha frequentato una Scuola di Specializzazione in Psicoterapia di almeno 4 anni  riconosciuta dal Ministero della Salute. Inoltre, durante la specializzazione ha obbligatoriamente intrapreso un percorso psicoterapeutico su se stesso come paziente, un percorso di supervisione da parte di terapeuti esperti e un tirocinio continuativo.
Per conseguire il titolo di Psicoterapeuta pertanto, sono necessari almeno 9 anni di studio.

Per poter esercitare la propria professione deve essere necessariamente iscritto nell’Elenco degli Psicoterapeuti del proprio Ordine Regionale di appartenenza.

Lo Psicologo Psicoterapeuta non può prescrivere farmaci in quanto non è abilitato dalla sua formazione professionale.

Lo Psicoterapeuta è tenuto al rispetto del segreto professionale e il suo comportamento professionale è regolato dal Codice Deontologico.

02.

Cos’è la Psicoterapia e perché ti può essere utile?

La Psicoterapia non è solo un intervento sul disagio, è soprattutto una grande opportunità di crescita, di conoscenza di se stessi.

Spesso le persone sono consapevoli di essere infelici ma fanno fatica a mettere a fuoco ciò che fanno per alimentare questo stato e a mettere in moto il processo di cambiamento.

Uno Psicoterapeuta non dà consigli, ti aiuta a:

• Conoscere te stesso.

• Sentire ciò che ti manca e ciò che desideri per te.

• Entrare in contatto con la situazione problematica e con ciò che essa suscita nel tuo mondo interno.

• Imparare a conoscere le tue emozioni, sentire come si manifestano nel corpo, ad ampliare lo spazio di contenimento e la capacità di gestione.

• Favorire l’emergere di punti di vista diversi, chiavi di lettura nuove, prospettive non considerate in precedenza.

• Aprire possibilità e orizzonti più ampi sostenendo e incentivando la tua capacità di immaginazione.

• Portare alla luce gli ostacoli (traumi del passato, convinzioni limitanti, comportamenti disfunzionali. appresi, rigidità caratteriali, abitudini, conflitti interiori ecc.) che ti impediscono il cambiamento.

• Attivare il processo di guarigione (elaborazione dei traumi, negoziazione tra i diversi bisogni ecc.)

• Scoprire quali risorse hai a disposizione per mettere in moto il cambiamento.

• Individuare le risorse che ti mancano e le possibili strategie per svilupparle.

• Sperimentare nuovi comportamenti più efficaci e funzionali alla situazione.

• Immaginare (attraverso immagini sensoriali) le possibili conseguenze di una scelta o di un comportamento piuttosto che di un altro e sentire l’effetto che ti fanno, al fine di facilitare l’assunzione di responsabilità della tua vita e aumentare così il tuo potere personale.

Uno Psicoterapeuta con un atteggiamento etico non prosegue un percorso terapeutico se non lo ritiene utile e adatto alla persona e in tal caso suggerisce altri percorsi e/o altri professionisti che ritiene più idonei.

03.

Quali sono i possibili ostacoli al cambiamento?

L’aspettativa magica che lo psicoterapeuta possa fare qualcosa senza la collaborazione della persona, è un ostacolo importante. Non è possibile infatti intraprendere un percorso di cambiamento mantenendo un atteggiamento di passività e di delega della risoluzione dei propri problemi.

Anche l’idea che il proprio disagio dipenda dagli altri e che siano loro a dover cambiare è un grande impedimento al lavoro psicoterapeutico. Smettere di dare la colpa agli altri è un passaggio fondamentale per assumersi la responsabilità delle proprie scelte, uscire dal senso di impotenza e riprendere in mano la propria vita. E’ invece normale provare timore o imbarazzo nell’iniziare una psicoterapia. Le difficoltà iniziali non rappresentano un ostacolo e si risolvono non appena la persona sperimenta l’esperienza di essere ascoltata, compresa, rispettata e riconosce nello psicoterapeuta un alleato.

04.

Quanto dura la Psicoterapia?

Ogni percorso psicoterapeutico va adattato alla persona e dipende da diverse variabili.

La durata non è pertanto prevedibile poiché su di essa incidono diversi fattori quali ad esempio la complessità del problema, la motivazione del paziente a lavorare su se stesso, le sue risorse, il tipo di obiettivo che egli si pone rispetto al cambiamento e il livello di intesa e collaborazione che terapeuta e paziente riescono a raggiungere.

05.

Con che frequenza si svolgono le sedute?

La frequenza viene concordata assieme al paziente in base alla problematica portata e alle sue esigenze. Solitamente (ma non è la regola) una frequenza settimanale è consigliabile all’inizio del percorso e in corrispondenza di periodi di maggiore criticità.
Successivamente una cadenza quindicinale può essere utile per permettere al paziente di elaborare ciò che ha compreso durante la seduta e portarlo nella sua vita quotidiana.

Nelle fasi finali della terapia la frequenza viene di solito diradata. 

06.

Le spese della Psicoterapia sono detraibili?


Le prestazioni professionali di uno Psicologo Psicoterapeuta sono assimilate alle spese mediche e pertanto detraibili dal reddito delle persone fisiche (Circolare dell’Agenzia delle Entrate N. 20/E del 13/5/2011).